Il contrasto e la prevenzione alla violenza di genere

19/12/19 | Pubblicazioni della Fondazione

Esperienze, considerazioni e buone pratiche in Toscana

Negli ultimi anni la convivenza civile si è palesemente deteriorata: non solo diminuiscono i comportamenti prosociali, ma crescono significativamente pensieri, parole e azioni di odio. Sembra essere diventato socialmente consentito odiare, purché l’oggetto dell’odio “se lo meriti”, laddove il “meritarlo” quasi sempre non è correlato a una colpa, ma a una “difformità” socialmente attribuita.

All’interno di questa galassia distruttiva, in cui ogni termine ha un uso ambiguo (il merito, la colpa…), il genere raccoglie le tipologie più variegate e violente degli attacchi: dalle ingiurie che accompagnano il dissenso se è una donna quella a cui ci si rivolge, agli agiti particolarmente cruenti scatenati – come viene detto dai media – da futili motivi, quasi che motivi più consistenti potessero giustificare delitti come i femminicidi. Di violenza di genere, quindi, non se ne parla mai abbastanza, ed è significativo e largamente apprezzabile che un ordine professionale decida di raccogliere in un volume esperienze, considerazioni e buone pratiche realizzate nella nostra Regione.

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